S. Madre Teresa e i LMC

Quando Madre Teresa scrisse del numero di candele accese davanti a Gesù Sacramentato, sugli altari delle Suore M.C. nel mondo, assegnando le varie parti del Corpo di Gesù ai diversi Rami della famiglia dei M.C., precisò:

“Dal momento che i Laici Missionari della Carità e i collaboratori sono parte della nostra Congregazione, che appartiene in modo speciale a Maria S.S., in futuro accenderemo 8 candele davanti a Gesù Sacramentato in adorazione:

Due candele per i Fratelli attivi e le Suore attive, che rappresentano le mani di Gesù;
Due candele per i Fratelli contemplativi e le Suore contemplative, che rappresentano i piedi di Gesù;
Una candela per i Padri M.C., che rappresentano il cuore di Gesù;
Una candela per i Laici Missionari della Carità, che rappresentano il Volto santo di Gesù;
Una candela per i Collaboratori, che rappresentano il Capo di Gesù, incoronato di spine;
Una candela per Nostra Signora, Madre della nostra Congregazione, perché interceda per noi e ci conduca a Gesù. Sarà un bellissimo dono a Gesù, se saremo tutti insieme in adorazione davanti a Lui” (Sull’aereo verso gli U.S.A., 2 agosto 1987).

Madre Teresa e i LMC: una maternità spirituale espressa per iscritto

Lettera autografa di Madre Teresa

Roma, 9.12.93

Miei cari Missionari Laici,

mantenete nel vostro cuore la gioia di amare Gesù
e condividete questa gioia con tutti quelli che incontrate.

Prendete una forte decisione:
“Con la benedizione di Dio io voglio essere e sarò santo”.

Questo vi aiuterà a saziare la sete di Gesù per amore delle anime,
lavorando alla salvezza e alla santificazione dei più poveri tra i poveri,
specialmente nella vostra famiglia.

Preghiamo.
Dio vi benedica.

Madre Teresa M.C.

Europa Orientale, 1990

Miei carissimi Figli, Sorelle, Fratelli, Padri, Missionari Laici, Collaboratori
Questa lettera vi porta la mia preghiera e benedizione, il mio amore e la gratitudine a ciascuno di voi per tutto ciò che siete stati e avete fatto tutti questi 40 anni per condividere la gioia di amarvi l’un l’altro e amare i più poveri fra i poveri.
La vostra presenza e il lavoro che avete fatto nel mondo, per la gloria di Dio e il bene dei poveri, è stato un miracolo vivente dell’amore di Dio e del vostro amore in azione. Dio ha mostrato la Sua grandezza nell’usare il niente che siamo.


Rimaniamo quindi nel nostro niente, così da dare a Dio la libertà di usarci senza consultarci.
Accettiamo qualunque cosa Egli ci dia e diamo qualunque cosa si prenda con un grande sorriso.
Mentre si avvicinano i giorni del Capitolo Generale, il mio cuore si riempie di gioia e di attesa delle cose meravigliose che Dio farà attraverso ciascuno di voi, accettando con gioia chi Dio ha scelto per essere la nostra Superiora Generale.
Le vie del Signore sono belle se noi gli permettiamo di usarci come vuole.


Io sono ancora nell’Europa Orientale. I miracoli viventi che Dio ha fatto durante questi giorni sono stati la prova del suo tenero amore per i Missionari della Carità e per i nostri Poveri.
Facciamo che la nostra gratitudine si esprima con la forte determinazione di essere tutti per Gesù attraverso Maria. Siamo puri e umili come Maria e siamo sicuri che saremo santi come Gesù.
L’umiltà è sempre la radice dello zelo per le anime e della carità. Noi vediamo questo in Gesù, sulla Croce e nell’Eucaristia. Lo vediamo in Maria che andò in fretta a servire come una serva, non come la Madre di Dio.


Così è molto importante per noi Missionari della Carità essere puri e umili.
Nessun Missionario della Carità può vivere una vera vita da Missionario della Carità e il quarto voto senza un cuore puro e umile, perché un cuore puro può vedere Dio nei Poveri, un cuore umile può amare e servire Gesù nei Poveri.
Ricordate le cinque dita: L-avete-fatto-a-me.
Ricordate che l’amore comincia a casa, nella nostra Comunità, nella nostra famiglia.
Ricordate che le opere d’amore sono opere di Pace.
Ringraziamo Gesù per i 40 anni di amore tenero che abbiamo ricevuto da Lui l’uno attraverso l’altro, e preghiamo


di poter crescere in questo amore l’uno per l’altro e per i nostri Poveri, approfondendo il nostro amore personale e intimo per Gesù e sviluppando un più forte attaccamento a Gesù attraverso la preghiera e il sacrificio.
Cercate di essere l’amore di Gesù, la compassione di Gesù, la presenza di Gesù l’uno per l’altro e per i Poveri che servite.
Tutto questo sarà possibile se vi terrete vicini a Maria, la Madre di Gesù e nostra Madre. Lei vi guiderà, vi proteggerà e vi manterrà tutti solo per Gesù.


Non permettete che niente e nessuno vi separi mai dall’amore di Gesù e Maria ed è alla sua richiesta che è nata la Congregazione ed è sotto il suo patrocinio che la Congregazione darà santi alla Madre Chiesa.
Ricordate dovunque siate, che le preghiere, l’amore e la benedizione della Madre saranno sempre con voi.

Dio vi benedica.
Madre Teresa M.C.

Madre Teresa invita a vivere l’anno dedicato al Cuore Immacolato di Maria con umiltà, preghiera e amore tenero verso i poveri, i malati e i confratelli, diventando veri portatori dell’amore di Dio. Esorta le comunità a prepararsi con un triduo, curare la vita di preghiera, prendersi cura dei più deboli e testimoniare la carità come dono a Gesù.


Madre Teresa ringrazia i Missionari della Carità per il servizio svolto in unione con il Papa e li invita a vivere con gioia povertà, castità e obbedienza. Chiede loro di pregare per i confratelli e di essere sempre segno dello Spirito, della gioia e della pace di Dio.


2/5/1990 Madre Teresa invita i Laici Missionari della Carità a custodire la gioia di amare Gesù, a pregare insieme e a vivere totalmente per Lui attraverso Maria.


15/6/1993 Sottolinea che i Laici Missionari della Carità, presenti in oltre 20 nazioni e più di 500 famiglie, vivono i voti di povertà, castità, obbedienza e servizio ai poveri, come dono per la Chiesa e le famiglie.


16/6/1993 (a Giovanni Paolo II) Madre Teresa presenta al Papa il dono dei Laici Missionari della Carità, famiglie consacrate ai voti, e chiede la sua preghiera e benedizione per loro.


16/6/1993 (a Card. Ruini) Evidenzia la consacrazione di 500 famiglie nei voti, dono di Dio alla Chiesa, e chiede sostegno spirituale perché perseverino.


17/6/1993 Breve invito a custodire e condividere la gioia di amare Gesù con la famiglia e con tutti.


9/12/1993 Esorta i Laici a decidere di diventare santi e a vivere la santificazione dei più poveri, anche all’interno delle famiglie.


19/7/1997 (ultimo messaggio) All’aeroporto di Fiumicino, esorta i Laici a custodire la gioia di amare Gesù servendolo nei poveri.